La nevicata del 26-28 Gennaio 2006 in Bassa Valtellina a cura di R.Scotti, S.Losa neve fresca 107cm (rilievi ogni 6 ore) massimo spessore neve fresca al suolo 82cm picco di spessore al suolo (compresa la neve vecchia già presente) 101 cm equivalente in acqua 85,8 mm 35 ore consecutive di neve La più grande nevicata in bassa valle dal 1985 |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
i preparativi L'evento perturbato del 26-28 gennaio ha seguito un lungo periodo di tempo stabile iniziato alla fine di dicembre. In particolare importante, diciamo quasi determinate, è stata una irruzione di aria fredda dai quadranti orientali avvenuta nei giorni immediatamente precedenti la nevicata. mappa a 850 hPa relativa al 24 Gennaio 2006. Un minimo depressionario sul Mar Ionio sospinge correnti orientali molto fredde verso l'Italia il 25 Gennaio l'isoterma di -5° a 850 hPa (1520 m di quota) invade l'intera penisola facilitando la formazione di un consistente cuscinetto freddo sulla Pianura Padana e nelle valli alpine.
i dati dall'osservatorio ci mostrano il drastico calo delle temperature a seguito dell'irruzione fredda. Le messime estremamente contenute, ancor di più delle temperarture minime, ci testimoniano la qualità e la consistenza della massa d'aria fredda sopraggiunta. Sicuramente nel migliorare la situazione ha concorso la giornata favonica del giorno 22, utile ad abbassare l'umidità relativa ed a favorire un maggior raffreddamento notturno nelle giornate seguenti. cronaca 26 gennaio
L'anticiclone centrato sul nord della Scozia favorisce la discesa di una goccia fredda che scorre sopra l'Europa centrale in direzione NE-SW. La mappa relativa al giorno 26 (geopotenziale a 500 hPa) ci mostra un minimo depressionario sulla Baviera già utile a convogliare masse d'aria umide da SW contro il pendio sudalpino. 26 gennaio ore 16.26 i primi cm coprono la neve vecchia |
27 gennaio
la mappa del geopotenziale a 500 hPa (pressione in quota) relativa alla mezzanotte del 27 gennaio ci mostra il nucleo principale di aria fredda sulla Francia. Si va rapidamente formando una depressione mediterranea capace di spingere forti correnti meridionali contro il pendio sudalpino ore 2.43, oltre ogni più rosea aspettativa la neve si fa' sempre più intensa ore 8.02, il risveglio è a dir poco emozionante, il balcone di casa perfettamente ripulito alle 3.00 della notte ore 8.03, per qualcuno un risveglio da incubo bianco, per altri una gioia attesa da 20 anni ore 8.40, riusciamo per il rotto della cuffia a liberare la jeep ore 9.33, curioso "cappello" sullo schermo davis ore 10.32, Delebio, la nevicata diventa sempre più intensa (S.Losa) ore 10.49, la statale dello Stelvio nel centro di Delebio è praticamente paralizzata (S.Losa) ore 12.37, Delebio ossevatorio del Vicolo (S.Losa) ore 12.43, Delebio Vicolo Cimarosa, è festa per tutti (S.Losa) ore 13.09, la nevicata continua senza un attimo di sosta, Delebio contrada Geroni ore 13.09, Delebio Via Corti fra le 15.00 e le 16.00 il radar mostra uno dei tanti picchi precipitativi sulla bassa valle, le precipitazioni giungono da SSE ore 16.28, lo spessore al suolo si avvicina al metro ore 19.02, le luci del giardino stanno per capitolare ore 19.02, il vecchio sensore oregon è ormai fuori norma, distanza dal suolo inferiore al metro ore 19.11, ancora difficile riuscire a tenere agibile il vialetto d'ingresso ore 19.19, spedizione per liberare le luci ore 20.47, Delebio contrada Batistinai, come non si vedeva dal 1985 (S.Losa) 21.42, Delebio contrada Torrazza |
28 gennaio 2006
alla mezzanotte del 28 gennaio le precipitazioni sulla bassa valle sono in via di esaurimento, nel frattempo la depressione mediterranea si è fusa con la depressione prima presente al largo del Portogallo, con questa configurazione le correnti in quota si dispongono marcatamente da SE provoando precipitazioni principalmente sul Piemonte e favorendo un rapido rialzo termico in quota. riepilogo nevicate La
stagione 2005/2006 è stata di gran lunga la più nevosa
dal 2001/2002 (primo anno di registrazione dei dati nivometrici). Ma
è praticamente certo che lo sia stata almeno dal 1985.
Tralasciando il singolo episodio del 27 gennaio 2006, questa stagione
invernbale si contraddistingue come la più nevosa anche nei
singoli mesi (novembre, dicembre e gennaio) e presenta il maggior
numero di episodi nevosi (7).
98 sono stati i giorni consecutivi di neve al suolo, serie certamente fra le più lunghe, se non la più lunga, degli ultimi 40 anni per il fondovalle della Bassa Valtellina. La neve al suolo è scomparsa fra il 2 ed il 3 marzo.
nota: La neve fresca per le stagioni antecedenti al 2005/2006 è stata misurata calcolando lo spessore massimo nelle 24h. Le differenze fra questo metodo di misura e quello applicato nel 2005/2006 (somma dei centimetri cumulati ogni 6h) comporta, per spessori modesti ed episodi di durata limitata, piccole differenze. La sottostima presente nei dati antecedenti al 2005/2006 è ancor più limitata allorquando l'evento si pone a cavallo della mezzanotte. Confronto Andalo Valtellino - Sondrio
nota: l'osservatorio di Sondrio a 250 m s.l.m. coordinate 46°10’ N / 09°52’ E è gestito da F. Pozzoni. Per ottenere un confronto omogeneo è stata considerato come accumulo giornaliero lo spessore massimo di neve fresca dalle 00z alle 24z e non la somma dei valori misurati ogni 6 ore come precedentemente indicato per la stagione 2005/2006 ad Andalo. Sono stati tolti dal conftonto gli accumuli inferiori agli 0,5 cm. < |