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Colombano
al Monte Legnone

a cura di R.Scotti (SGL)


  STORIA            STATISTICHE

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2009

 

Sul M. Legnone la stagione di accumulo 2008/2009 è nevosissima e la sommatoria delle nevicate al Colombano è seconda (di poco) solo al 2003/2004. Il Legnone presenta un migliore innevamento rispetto all'anno precedente. (R.Scotti)

 

 

La conca del Colombano in aprile nel 2005, 2006, 2008 e 2009, quest'ultimo mostra gli accumuli più importanti. Le differenze con anni più asciutti (2005 e 2006) è evidentissima.  (R. Scotti)

 

 

Un maggio caldissimo riduce però notevolmente il manto nevoso, il 10 giugno una spolverata di neve fresca rallenta la fusione. (R.Scotti)




Il 18 luglio una intensa perturbazione porta 10 cm di grandine (!!) sulle Orobie fino a 1800 m di quota, il Colombano ne beneficia enormenente rallentando la fusione. 19 luglio 2009. (R.Scotti)

Le sue dimensioni sono nettamente superiori agli anni precedenti, la conca è rimepita fin quasi al bordo superiore della morena latero-frontale 25 luglio 2009. (R.Scotti)






Sul margine superiore del nevaio si nota una piccola scollatura della neve riempita di grandine, una specie di "crepaccia terminale" che testimonia il movimento della massa di neve, probabilmente per deformazione più che per scivolamento. 25 luglio 2009(R.Scotti)








Il caldissimo mese di agosto peggiora notevolmente la situazione facendo perdere parecchio spessore, la situazione resta comunque eccellente. Il Colombano visto dal Passo di Corna Rossa il 5 settembre 2009. (R. Scotti)








Il 24 agosto il Colombano è ancora ben visibile dal Pizzo Stavello e riempie buona parte della conca anche in sinistra idrografica. (R.Scotti)

 

 

Il piccolo nevaio al 20 settembre è ancora visibile dalla Vetta di Ron, pochi giorni dopo si chiuderà la stagione di ablazione...(V. Sciaresa)

 

Al controllo di fine stagione (3 ottobre), il nevaio mostra un leggero incremento di massa rispetto all'anno precedente. Il caldissimo agosto ed un piovoso settembre ne hanno però ridotto notevolmente lo spessore. (R.Scotti)






Marco Fransci "Puntel" e Stefano Losa si apprestano alla misura del Colombano, le dimensioni sono di 55 x 35 m per 5 metri circa di spessore.
Noniostante le dimensioni minimali si può notare una evidentissima "snow-line" cioè il contatto fra la neve del 2008/2009 e la neve degli anni precedenti, più scura, che emerge in zona frontale e si appresta a trasfomrarsi in ghiaccio. Al termine del 2009 il Colombano è formato da uno strato basale risalente al 2007, probabilmente già trasformatosi in ghiaccio, da uno strato molto importante di neve del 2008 con una densità fra neve e ghiaccio (firn) e da un mantello superiore di 1-2m di neve del 2009. (R. Scotti)


i rilievi del 3 ottobre 2009 in video
disponibile anche in HD 720p

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